Il colloquio è un momento carico di tensione non solo per te, ma anche per il selezionatore. Infatti, chi ti sta di fronte ha l’arduo compito di raccogliere una serie di informazioni che gli permettano di formulare un giudizio preciso su di te, e stabilire se sei il candidato “giusto” per quel lavoro, soprattutto se ci sono numerosissimi candidati.
Anche per il selezionatore questo è fonte di stress, perché sbagliare significa assumere una persona poco idonea con tutti i problemi che questo comporta, quindi anche il compito di chi seleziona è importante. Egli, tramite il colloquio, qualche domanda, un’analisi generale sul tuo profilo personale e lavorativo, cercherà di darsi delle risposte ad altre domande latenti al tuo riguardo, necessarie per valutare l’assunzione. Tutti i candidati sanno ciò, e la tensione nasce proprio dal “terrore” di voler rispondere (anche a domande non molto rilevanti) in modo da piacere al selezionatore.
- Innanzitutto cercate di cogliere il momento critico in cui nasce la tensione. Non fatevi coinvolgere in discussioni su chi ha ragione e chi ha torto, non interrompete il vostro interlocutore, ma lasciatelo sfogare.
- Dite meno “no” possibile. Dite piuttosto “si, ma”.
- Se non siete d’accordo con quanto sostiene il partner, chiedetegli su quali elementi si basa la sua opinione.
- Badate a come vi esprimete. Parlate lentamente e a voce bassa, appena udibile.
- Tenete presente che le discussioni nascono spesso da un desiderio di affermazione. Perciò date importanza al vostro interlocutore: sarà come versare acqua sul fuoco.
- Siate contenuti nel gestire il linguaggio del corpo. Siate seduti in posizione eretta, senza chinarvi in avanti e senza agitare l’indice verso il vostro interlocutore.
- Evitate però anche di appoggiarvi all’indietro sogghignando e con le braccia conserte.
- Ammettete i vostri errori. Se riconoscerete di aver sbagliato vedrete che il clima si rasserenerà subito.
- Se si constata che avete ragione voi, dovete facilitare la ritirata al vostro avversario. Rinunciate ai trionfalismi, altrimenti l’altro aspetterà solo che arrivi il “suo” momento.
- Se le cose volgono al peggio, prima di uscire sconfitti cercate di rimandare l’incontro a un momento successivo. Può darsi che domani siate più in forma, o che nel frattempo vi venga l’idea vincente.
E’ lecito pensare che tenere bene a mente tutti questi consigli durante una situazione di tensione come il colloquio è difficile; potreste perciò fare delle simulazioni allo specchio per acquistare fiducia in voi stessi ed acquisire scioltezza di linguaggio.